Neutralità delle rete
sta a significare che gli operatori di telefonia non possono agevolare un servizio a scapito di un altro: contenuti gratuiti e a pagamento, offerti da aziende note o da illustri sconosciuti godono della stessa accessibilità; la “democraticità” del web trae da qui la sua origine, ed è garantita, secondo alcuni, dalla impossibilità per i provider di offrire a pagamento corsie preferenziali ad operatori che si possano permetterne di sostenerne il prezzo, necessariamente più elevato, in modo da creare “servizi speciali”, seppure volti a decongestionare un traffico che pare sempre in aumento.
Il dibattito europeo
L’Europa, da sempre più attenta alla tutela dei diritti che a quella del mercato, si è confrontata sul tema a cavallo tra marzo ed aprile 2014, in occasione della discussione, in seno al Parlamento Europeo, sull’approvazione del progetto di riforma del regolamento telecom, e alla fine si è determinata verso una soluzione non chiarissima, ma che appare propendere per il mantenimento della neutralità. Nulla di definitivo, comunque.
Il Consiglio dovrebbe pronunciarsi a giugno, e vedremo se manterrà questo assetto e se preciserà la definizione di servizi “specializzati” sulla quale si sono appuntate aspre polemiche.
La polemica in USA
Ora è toccato anche agli Stati Uniti confrontarsi sul tema, ma alla fine le discussioni non hanno convinto la Federal Communication Commission (FCC), l’agenzia federale che regola le tlc negli Stati Uniti, a bocciare subito la proposta di creare Internet a due velocità. Va ribadito che non c’è ancora nulla di definitivo, in quanto si tratta solo di una proposta (sottoposta peraltro a consultazione per quattro mesi), che ben potrebbe essere modificata. Inoltre dovrà essere canonizzata dal legislatore.
Tuttavia il dibattito è destinato a montare, dato che in effetti la creazione di una corsia di traffico veloce a costo più elevato potrebbe indurre gli utenti a rinunciare alla visualizzazione di contenuti veicolati più lentamente, e ciò, in effetti finirebbe con il modificare il volto dell’internet per come lo conosciamo oggi. Nel mercato globale, la scelta degli USA, qualunque essa sia, è destinata a trovare una forte eco. Avrà riflessi anche in casa nostra, e soprattutto in Europa, che è il luogo deputato a sviluppare un così importante dibattito, che, incidendo tanto profondamente sul world wide web, non può trovare certo una soluzione negli angusti confini del nostro territorio nazionale.
Tutti i contenuti presenti nel blog, ove non diversamente specificato, sono distribuiti con licenza Creative Commons Attribuzione – Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.